Per un runner, il lavoro mentale è fondamentale quanto l’allenamento fisico (e forse anche di più) perché influisce direttamente sulle prestazioni, sulla motivazione e sulla capacità di gestire la fatica e il dolore.
Tecniche come la meditazione, la mindfulness, la visualizzazione, la respirazione consapevole e il dialogo interno positivo sono strumenti preziosi per ogni runner che voglia migliorare le proprie prestazioni e il benessere generale.
Tra queste tecniche entrano a pieno titolo le azioni che favoriscono il raggiungimento dello STATO FLOW (o “Stato di flusso”) mentre si corre. Lo stato di flow è una condizione mentale in cui una persona è completamente immersa in un’attività, con un senso di pieno coinvolgimento, concentrazione e soddisfazione. Viene spesso descritto come uno stato di “iper-focus” in cui il tempo sembra scorrere più velocemente e le distrazioni scompaiono. Questo concetto è stato sviluppato dallo psicologo Mihály Csíkszentmihályi, che lo ha definito come il segreto per raggiungere il massimo della produttività e della felicità nel lavoro o nelle attività creative.
Nel contesto sportivo, il flow è strettamente legato ad un aumento della performance. Oltre a favorire prestazioni di alto livello, l’esperienza del flow facilita l’esecuzione fluida e automatica delle azioni sportive. Difatti il flow consente agli atleti di superare il loro abituale livello di abilità, agevolando la possibilità di esprimere appieno il proprio potenziale.
Ogni runner potrà avvalersi dello Stato Flow quando si adopererà a mettere in atto le seguenti azioni:
● Bilancia le capacità personali con la sfida: la corsa deve essere abbastanza impegnativa da mantenere l’attenzione, ma non così difficile da generare ansia o frustrazione.
● Ha un obiettivo chiaro: Ad esempio, completare un percorso specifico, mantenere un ritmo desiderato o raggiungere un traguardo.
● La concentrazione è totale: durante la corsa, il runner si deve focalizzare esclusivamente sull’atto del correre, sulla respirazione, sul movimento del corpo e sulle sensazioni fisiche.
● Avviene un feedback immediato: la percezione del ritmo, della velocità, del respiro o delle sensazioni muscolari fornisce un riscontro continuo sull’andamento dell’attività.QUALI VANTAGGI?
●Miglioramento delle prestazioni: Quando si è in stato di flow, i runner possono correre in modo più efficiente e con meno sforzo percepito. Questo può portare a tempi migliori e a una maggiore resistenza.
● Riduzione dello stress: Lo stato di flow aiuta a distogliere l’attenzione dalle preoccupazioni quotidiane, riducendo lo stress e promuovendo un senso di benessere.
● Aumento della motivazione: Sperimentare lo stato di flow può rendere la corsa più piacevole e gratificante, aumentando la motivazione a continuare a correre e a migliorare.
● Miglioramento della concentrazione: In stato di flow, i runner sono completamente assorbiti dall’attività, il che può migliorare la concentrazione e la consapevolezza del proprio corpo e dell’ambiente circostante.
● Senso di realizzazione: Raggiungere lo stato di flow può fornire un forte senso di realizzazione e soddisfazione, che può essere molto gratificante e motivante.
● Riduzione della percezione del dolore: Durante lo stato di flow, i runner possono sperimentare una riduzione della percezione del dolore fisico, permettendo loro di correre più a lungo e con maggiore intensità.
● Miglioramento della tecnica: Essere completamente concentrati sulla corsa può aiutare i runner a migliorare la loro tecnica, rendendo i movimenti più fluidi ed efficienti.
● Aumento della creatività: Lo stato di flow può anche stimolare la creatività, permettendo ai runner di trovare nuove strategie o approcci per migliorare le loro prestazioni.
In sintesi, lo stato di flow può trasformare la corsa in un’esperienza più piacevole, efficace e gratificante, contribuendo a migliorare sia le prestazioni fisiche che il benessere mentale. Molti runner descrivono il flow come una sensazione di “leggerezza” o “facilità”, in cui la corsa diventa naturale e senza sforzo. Non è detto, però, che ogni corsa porti al flow: è più probabile che avvenga in condizioni ottimali, ad esempio durante un allenamento ben programmato o una gara stimolante ma non troppo stressante.
Gino Daniele -Psicologo